Conseguenze e rischi della depressione
La Depressione è una patologia che, nella maggior parte dei casi, oggigiorno può essere curata fino a completa guarigione attraverso:
- Una corretta terapia farmacologica, che andrà monitorata nel tempo da uno specialista psichiatra
- Una efficace alleanza medico-paziente, che instilli fiducia, affidabilità e fornisca informazioni efficaci sulla gestione dei sintomi e sulla patologia sia al paziente che ai suoi famigliari
- Un eventuale supporto psicoterapeutico
Come già detto in precedenza, tuttavia, una Depressione mal curata può generare gravi rischi sia per la salute che per la vita stessa della persona che ne soffre e di conseguenza per il benessere dell’intero gruppo famigliare e sociale.
Secondo i dati OMS la Depressione non o mal curata aumenta del 40-60%, rispetto al resto della popolazione, il rischio di morte prematura e riduce l’aspettativa di vita di circa 20 anni!
Si elencano pertanto alcuni comuni errori clinici, che frequentemente si incontrano nella esperienza di cura di individui depressi:
- Depressioni presenti in forma Lieve non curate, con il rischio di sottovalutare un fenomeno precoce, che può degenerare in Depressione Maggiore
- Cattive interpretazioni di dolori o fastidi fisici (es. di tipo gastroenterologico) o dolori vaghi e diffusi, come derivanti da cause fisiche indeterminate, senza ipotizzare la presenza di una Depressione come fattore causale degli stessi
- Cattiva interpretazione nell’anziano dei sintomi depressivi, che possono mimare un decadimento cognitivo o anche una Demenza. I primi però risultano perfettamente curabili e risolvibili se correttamente intercettati e trattati
- Alcuni abusi di alcolici saltuari o di altre sostanze o comportamenti (es. Gioco d’Azzardo) potrebbero essere sintomo di Depressione. Altre volte tuttavia la Depressione è conseguenza o è rinforzata dalla genesi di una Dipendenza da tali sostanze o comportamenti. E’ necessario in questi casi occuparsi di entrambe le problematiche, curando tanto la Depressione, quanto la Dipendenza, che ha dei percorsi di trattamento specifici
- Sottovalutare i pensieri autolesivi
- Sottovalutare il malessere del paziente depresso, con raccomandazioni di tipo moraleggiante, come ad esempio: “dovresti muoverti di più; mangiare di più; essere meno pigro o piagnucoloso”, che tendono unicamente a far sentire più inadeguata e frustrata la persona depressa.